Olio d’oliva contraffatto: maxi inchiesta della Procura di Roma

Scattata una maxi inchiesta da parte della Procura di Roma in merito al commercio di olio d’oliva contraffatto.

Olio di oliva in boccetta
Olio di oliva in boccetta (Corriereromano.it)

L’olio d’oliva è uno dei vanti dell’Italia e dell’alimentazione italiana, sana e genuina. Il nostro olio d’oliva è considerato un vero e proprio alimento, ricco di benefici per la salute e di proprietà, ed è sinonimo di dieta mediterranea e di regime alimentare equilibrato. Recentemente, ingenti quantità di olio sono state sequestrate dai Nas in tutta Italia.

Sono state multate anche due aziende per mancanza di tracciabilità delle olive. C’è sempre stata la frode dell’olio d’oliva, anche se negli ultimi tempi si è intensificata. Inoltre, è in questo periodo, causa i cambiamenti climatici, che aumentano i prezzi dell’olio, per un settore sempre più in crisi. La produzione, non solo italiana, ma a livello mondiale, è stata quasi azzerata.

Maxi inchiesta sull’olio d’oliva in tutta Itala: truffa sul prodotto contraffatto

Olive appena colte e olio d'oliva in tavola
Olive appena colte e olio d’oliva in tavola (Corriereromano.it)

La richiesta è elevatissima, eppure, di olio ce n’è sempre meno. Le temperature elevate, la siccità e la crisi climatica stanno mettendo in ginocchio tutto il settore. Per far fronte alla richiesta insistente in ogni parte del mondo, in commercio si spinge il prodotto contraffatto. Ovviamente, l’Italia è uno dei paesi che ne subisce le conseguenze maggiori.

L’indagine dei Nas ha dimostrato che numerosi ristoratori acquistano olio a 3 euro di media, ossia un prezzo impossibile per un prodotto certificato e di qualità, visto che oggi il prezzo medio al kg è di 10 euro. Naturalmente, un olio acquistato a un prezzo così basso non può essere di qualità. Tra l’altro, alcuni sfruttano una truffa ormai ben nota.

La truffa del falso olio extravergine e come difendersi

Prendono l’olio di semi e lo mischiano con qualche goccia di clorofilla o di altri coloranti, rendendolo di un colore più verde, spacciandolo così per olio d’oliva. Come fa il consumatore a difendersi? Annusando il tipico odore dell’olio d’oliva e assaggiando un cucchiaino.

Quello di semi, infatti, è inodore, mentre il vero olio d’oliva ha un profumo intenso, sa di erba fresca e di oliva, e presenta un gusto leggermente amaro e piccante. L’oliva presenta dei sentori organolettici molto particolari, facili da percepire. Come al solito, è importantissimo leggere attentamente le etichette quando si fa spesa, per sapere l’origine delle olive coltivate e lavorate.

L’olio più prezioso è quello italiano extravergine, seguito dall’”olio di oliva vergine”, dall’”olio di oliva-composto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergine”. Infine, troviamo l’”olio di sansa di oliva”, il quale subisce delle raffinazioni chimiche. Insomma, occorre fare sempre attenzione a cosa si mette nel carrello, e anche quando di cena al ristorante.

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