Alcuni hanno l’abitudine di cenare troppo tardi, quando ormai si avvicina il momento di andare a dormire: mangiare e poi mettersi a letto può avere delle conseguenze che è bene conoscere.
Talvolta, giornate piene ed intense costringono a rientrare a casa la sera piuttosto tardi: ebbene, cenare a quell’ora può far male al proprio organismo. La maggior parte delle persone ignorano le conseguenze che possa avere mangiare prima di andare a dormire, tuttavia è bene conoscerle per contrastarle o prendere provvedimenti.
Non sempre gli impegni di ogni giorno consentono di pranzare o cenare in orari comodi e adeguati. Spesso il lavoro o lo stile di vita frenetico comporta sacrifici anche dal punto di vista del cibo. Ma quali “effetti collaterali” bisogna pagare se si cena troppo tardi? Vediamo cosa succede all’organismo.
Cenare troppo tardi: perché fa male all’organismo
Mangiare tardi occasionalmente non ha conseguenze sul proprio corpo. Tuttavia, lo stesso non può dirsi del prenderlo come abitudine. L’alimentazione e la scelta di cibi corretti sono aspetti fondamentali per il benessere del corpo, ma fin troppo poco si parla dell’importanza di mangiare in determinati orari della giornata: cibi sani e nutrienti costituiscono una buona abitudine soprattutto se combinati al momento giusto per consumarli.
Secondo il parere della maggior parte dei nutrizionisti, i pasti devono essere distribuiti nel corso di tutta la giornata e vanno fatti degli spuntini tra un pasto principale e l’altro. L’ideale è quello di fare cinque pasti al giorno, consumando il 15-20% delle calorie giornaliere già a colazione. Il 40% andrebbe consumato a pranzo e cena e la restante percentuale tra gli spuntini.
Oltre all’esercizio fisico da abbinare a cibi di buona qualità, sul benessere dell’organismo influiscono anche gli orari dei pasti: abbuffarsi all’ora di cena per poi andare a letto non aiuta la digestione. Al contrario, assumere la giusta quantità di calorie nelle ore serali non crea problemi quando poi si va a letto. Quel che è importante fare è evitare di riservare per l’ultimo pasto la maggioranza delle calorie, le quali l’organismo non riuscirà a smaltire nel tempo successivo.
