“Freezer burn”, ne hai mai sentito parlare? Occhio al cibo bruciato dal ghiaccio

Hai mai sentito parlare di “freezer burn”? E’ pericolosissimo e riguarda il cibo lasciato nel congelatore. Meglio che tu sappia a cosa vai incontro se non controlli certi dettagli. 

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Freezer burn (Corriereromano.it)

Tutti teniamo del cibo in congelatore affinché si conservi più a lungo, ma quasi nessuno controlla se, al momento dello scongelamento, appaiono i chiari segnali del freezer burn. In realtà è pericolosissimo e non andrebbe sottovalutato. Accorgersi di questo fenomeno in atto non è difficile: l’aspetto del cibo estratto dal freezer è tutt’altro che invitante, ben lontano da quello che aveva quando lo avevamo inserito fresco.

La carne appare asciutta, con delle striature grigiastre. Il colore dell’alimento è totalmente diverso e c’è molto ghiaccio accumulato in superficie. Questi sono i sintomi della cosiddetta “bruciatura da freezer”. Capiamo in cosa consiste e, soprattutto, come fare in modo che non accada.

“Freezer burn”, il fenomeno a cui devi fare attenzione

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Freezer burn, quando succede? (Corriereromano.it)

Scientificamente, il freezer burn è una condizione causata da problemi di umidità. L’aria dentro il congelatore è molto secca, mentre gli alimenti sono carichi d’acqua: la prima tende a risucchiare l’umidità del cibo tramite un processo denominato sublimazione. Nel corso del periodo che l’alimento trascorre in freezer, l’acqua può sublimare da uno stato solido ad uno stato gassoso, bypassando la fase liquida. Questo spiega i cristalli di ghiaccio che troviamo sulla superficie del pane o di altri alimenti oppure l’aspetto più avvizzito di carne o pesce.

Perdere umidità per il cibo significa anche perdere succosità, diventando più duro e asciutto. Una volta cucinata, la carne può anche apparire meno tenera. Dunque, al fine di essere costretti a buttar via il cibo, poiché non più buono come prima, come poter evitare il freezer burn? Rohan Tikekar, professore di scienza del cibo all’Università del Maryland, spiega che si tratti di un problema legato all’acqua che fuoriesce dall’imballaggio. E’ necessario scegliere un imballaggio più resistente che impedisca al vapore acqueo di passare attraverso il contenitore. Questo diminuirà le probabilità di bruciatura.

Parlando di contenitori, è consigliabile utilizzare quelli in vetro in quanto più resistenti e massicci. Qualora si scegliessero quelli in plastica, è meglio prediligere le versioni apposite per il congelamento. Queste sono normalmente più spesse, allo scopo di sigillare di più l’umidità. Se si ha l’abitudine di congelare gli alimenti nei sacchetti, il professore suggerisce di far fuoriuscire più acqua possibile, al fine di minimizzare l’esposizione del cibo all’aria gelida.

Invece, cosa possiamo dire della sicurezza del mangiare cibi con bruciature da congelamento? In questo caso, non parliamo di problemi legati alla presenza di microbi e batteri, dunque non viene compromessa la sicurezza alimentare del prodotto. Parliamo solamente di qualità: un cibo che ha subito la “freezer burn” può essere consumato senza ripercussioni sulla salute ma non sarà più buono e gustoso come prima.

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