Desideri un tocco di verde in casa: scopri la differenza tra cactus, piante grasse o succulente

Se non sei un esperto di botanica ma desideri aggiungere un tocco di verde alla tua abitazione, devi iniziare capendo la differenza tra cactus, piante grasse o succulente. 

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Differenza tra piante grasse, cactus e succulente (Corriereromano.it)

Non tutti sono esperti di botanica o portati al pollice verde, tuttavia, se si vuole aggiungere un tocco di green alla propria abitazione, è il caso di imparare quanto meno la differenza tra piante grasse, cactus e piante succulente. Le specie che richiedono meno acqua e meno attenzioni rappresentano un passo più semplice da compiere se si è alle prime armi, ecco che si rende necessaria almeno la conoscenza basica di questa vegetazione.

Adatte a climi aridi di tutto il mondo, sono piante facili da gestire e belle da vedere: con poche cure, si possono mantenere sane e lasciare che abbelliscano i propri ambienti domestici, sia interni che esterni. La prima nozione da conoscere riguarda il termine “piante grasse“, utilizzato molto genericamente per indicare tutto il gruppo di piante che, per l’appunto, sopravvivono senza acqua in climi caldi ed asciutti, normalmente caratterizzate per l’aspetto cicciottello e spinoso. In realtà, la botanica non riconosce questo termine (impreciso, poiché sono piante ricche d’acqua e non di grasso). Il nome è probabilmente stato influenzato dal più corretto “succulente”, associato nella nostra lingua a qualcosa di gustoso e non acquoso. Vediamo, dunque, quali sono gli aspetti da conoscere prima di “adottare” questa tipologia di piante.

Differenza tra piante grasse, cactus e succulente

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Piante grasse, cactus o succulente: conosci la differenza? (Corriereromano.it)

In botanica, la parola “succulenta“, derivata dal latino sucus (succo), sta ad indicare una pianta capace di trattenere i liquidi. Comprende una varietà di specie che supera i 20.000 esemplari, divisi in oltre 60 famiglie di piante diverse, alcune composte unicamente da succulente (come le Crassulacee), altre comprendenti delle succulente. I Cactus, invece, sono una delle famiglie che appartengono al mondo delle succulente. Quindi, sono una sottospecie del gruppo più generico delle succulente. Normalmente, sono le piante più identificate con il termine “piante grasse”.

Per riconoscere le piante succulente da piante che non lo sono, bisogna imparare ad identificare alcune caratteristiche distintive. Prima di tutto, va posta attenzione alle foglie, normalmente carnose e gonfie, fatte apposta per immagazzinare acqua durante i periodi di siccità (si pensi, ad esempio, all’albero di giada). Nelle diverse specie di piante succulente, le foglie possono variare molto tra loro in fatto di forma e dimensione. Anche l’assenza di foglie, come nei cactus, può essere un chiaro segnale d’appartenenza alla specie.

Ancora, la forma del fusto può suggerire che la pianta appartiene al mondo delle succulente: forme insolite quali colonnari, globulari o rosette sono legate alla capacità di immagazzinamento dell’acqua. Poi, hanno una colorazione spesso molto intensa che può variare dal verde, al blu, al viola o al rosso e dei fiori molto attraenti che emergono direttamente dalle foglie o dai fusti.

Le radici sono tuberose o carnose poiché aiutano nell’assorbimento e nella conservazione dell’acqua; la texture della superficie può apparire cerosa, pelosa o rugosa e, elemento chiave della loro distinzione, resistono alla siccità senza riportare segni di danni evidenti.

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