Cambi in negozio: quanto tempo si ha e soprattutto serve lo scontrino?

Regali sbagliati, come funzionano i cambi in negozio? Scopriamo insieme quello che c’è da sapere per rimediare ai doni che non fanno per noi.

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Come funzionano i cambi in negozio se abbiamo ricevuto un regalo sbagliato – CorriereRomano.it

Il Natale è passato e con esso anche lo scambio di doni con amici, colleghi e parenti. Curiosità: se sei residente in questo Comune potresti vincere 100 euro riciclando la carta dei regali. Ora, tornando a noi, per quanto si dica “basta il pensiero” ricevere un regalo sbagliato non è di certo gradevole. Se un regalo non ci piace, o non è della nostra taglia o di un colore che ci dona, non deve finire per forza in un cassetto dimenticato o si deve regalare a qualcun altro, si può effettuare il cambio. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su come funziona un eventuale cambio in negozio, cosa occorre e cosa aspettarci.

Cambi in negozio: cosa fare con i regali sbagliati che abbiamo ricevuto a Natale

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Commesso che porge una busta a due clienti – CorriereRomano.it

Se abbiamo ricevuto un regalo che non è di nostro gradimento, è del colore o della taglia sbagliata, grazie al nostro diritto di consumatori abbiamo la facoltà di cambiarlo. Oltre al cambio, possiamo anche avere o un rimborso oppure un prodotto sostituivo. Questo diritto può essere esercitato per varie ragioni, come difetti di fabbrica o errori del cliente. Ma naturalmente ci sono delle regole da rispettare e che possono variare.

Alcuni cambi sono regolamentati dal Codice Civile, mentre in altri casi i dettagli dipendono dalla politica del negozio. Ciò influisce anche sui tempi entro i quali è possibile effettuare il cambio e sull’obbligo di possedere o meno uno scontrino.

La legge assicura ai consumatori il diritto di cambiare la merce che presenta difetti o imperfezioni che ne impediscano l’uso o ne diminuiscano il valore. Questo può includere prodotti danneggiati o difettosi. La garanzia legale copre gli acquisti per un periodo di 2 anni (riducibile a 1 anno per la merce usata), e il consumatore deve denunciare il difetto al venditore entro 2 mesi dalla scoperta del difetto, non dalla data di acquisto. È anche importante comprendere che i difetti che emergono entro i primi 6 mesi dall’acquisto si presumono presenti anche al momento dell’acquisto, a meno che il contrario sia dimostrato.

Garanzia legale: come effettuare il cambio

Dunque, quando si attiva la garanzia legale per i difetti della merce, il consumatore ha diritto alla sostituzione del bene nel caso in cui l’oggetto non possa essere riparato. Nel caso in cui sia la riparazione che la sostituzione siano eccessivamente onerose per il venditore – o poco convenienti per il consumatore – possono esserci diverse alternative come la riduzione del prezzo o la restituzione totale del prodotto con il rimborso oppure, in casi particolari, anche il risarcimento danni.

Al di fuori dei difetti del prodotto, la merce acquistata in un negozio fisico non è coperta da alcuna garanzia. In questi casi, la possibilità di cambio è lasciata alla discrezionalità del venditore. I negozi possono permettere il cambio per motivi diversi dai difetti, come ad esempio taglie errate o cambi di idea. Ma questa è una facoltà libera del venditore, e i consumatori non hanno un diritto di cambio stabilito dalla legge. I dettagli per effettuare i cambi, come il periodo di tempo per effettuare il cambio o eventuali restrizioni, sono determinati dal venditore.

Serve per forza lo scontrino per fare il cambio in negozio?

L’obbligo di presentare uno scontrino per effettuare un cambio dipende dalla situazione. Se la possibilità di riparazione o sostituzione è regolamentata dalla garanzia legale per i difetti del bene, lo scontrino non è strettamente necessario. Ma è necessario fornire una prova d’acquisto, che può essere rappresentata in modi diversi, come ad esempio il pagamento con elettronico o testimonianze. Se il cambio della merce è lasciato alla volontà del venditore e non vi sono difetti, l’obbligo di scontrino può variare a seconda delle politiche del negozio. In molti casi, viene richiesto per facilitare la procedura, ma alcuni venditori potrebbero consentire il cambio anche senza scontrino, specialmente in negozi più piccoli dove i venditori conoscono i clienti.

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