Viterbo, cadavere di una donna trovato in un bosco: fermato il figlio

Una donna di 90 anni, di cui si erano perse le tracce da oltre due settimane, è stata trovata morta nella riserva del lago di Vico, in provincia di Viterbo.

Carabinieri
Carabinieri (Corriereromano.it)

Il cadavere di una donna di 90 anni è stato trovato nella giornata di venerdì tra i boschi della riserva del lago di Vico, in provincia di Viterbo. Dell’anziana, che viveva a Canale Monterano (Roma), non si avevano più notizie da oltre due settimane, a denunciare la scomparsa era stato uno dei due figli, residente in Emilia Romagna.

Da quanto emerso al momento, sembra che a far trovare il corpo della donna sia stato l’altro figlio, un 60enne di Caprarola che si era reso irreperibile per giorni prima di essere rintracciato dai carabinieri. L’uomo è stato sottoposto a fermo con l’accusa di occultamento di cadavere. Non è ancora chiaro come la donna sia deceduta, a stabilirlo saranno le successive indagini e gli esami sulla salma. Al momento gli inquirenti non escluderebbero nessuna ipotesi.

Viterbo, 90enne trovata morta nella riserva del lago di Vico: fermato il figlio

Carabinieri caserma
Caserma dei carabinieri (Corriereromano.it)

Giallo in provincia di Viterbo. Una donna di 90 anni, Giuseppina Nuti, scomparsa dallo scorso 24 gennaio, è stata trovata senza vita nella giornata di venerdì 9 febbraio in un bosco della riserva del lago di Vico.

A presentare la denuncia di scomparsa, secondo quanto riportano varie fonti locali e la redazione di Viterbo Today, era stato il figlio minore dell’anziana, residente in Emilia Romagna per lavoro: l’uomo, non riuscendo a contattare la madre ed il fratello maggiore, un 60enne di Caprarola, ha chiamato i carabinieri segnalando l’accaduto. Immediatamente sono scattate le indagini dei militari dell’Arma che sono riusciti a rintracciare il 60enne, resosi irreperibile per diversi giorni: dopo aver ritirato la pensione della madre ad inizio mese pare abbia staccato i cellulari. L’uomo pare si trovasse in un Bed & Breakfast della zona, dove è stato individuato giovedì 8 febbraio.

Ai carabinieri di Ronciglione, il giorno successivo, l’uomo avrebbe confessato di aver occultato il cadavere della 90enne fornendo le indicazioni per ritrovarlo. A quel punto, i militari dell’Arma si sono recati presso la riserva facendo la tragica scoperta. Dopo la confessione, è scattato un provvedimento di fermo con l’accusa di occultamento di cadavere per il 60enne, poi trasferito presso il carcere di Civitavecchia.

Disposto l’esame autoptico

Ora gli investigatori stanno cercando di risalire alle cause della morte della 90enne e non escludono ad ora alcuna ipotesi sul caso. Maggiori dettagli potranno emergere dall’esame autoptico sulla salma, già disposto dall’autorità giudiziaria e che verrà effettuato nei prossimi giorni, ma anche dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia.

La notizia della morte di Giuseppina, detta Pina, ha sconvolto tutti i residenti di Canale Monterano, dove viveva da tempo ed era molto conosciuta. La comunità ed il sindaco Alessandro Bettarelli si sono stretti al dolore della famiglia.

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