Tasso fisso o variabile: quale dei due conviene di più?

Una della domande più frequenti che si pone chi sta cercando un prestito riguarda il tipo di tasso di interesse. Infatti, si domandano se convenga di più un tasso fisso o variabile. La questione che tiene banco oggi è una delle principali quando si parla di finanziamenti perciò vale la pena fare il punto della situazione per chiarire ogni dubbio in merito.

La definizione generale di finanziamento

Prima di passare a quanto prevede l’rodine del giorno, convien però fare un passo indietro per sapere che cos’è un tasso di interesse. È uno degli elementi principali che caratterizza un finanziamenti, il quale si definisce come una somma di denaro presa in prestito da restituire entro un certo termine maggiorata di interessi pagando delle rate mensili.

Nel momento in cui vi state chiedendo dove richiedere prestito personale sappiate che non siete vincolati in alcun modo. Molti sono convinti che si debba richiedere un prestito presso la banca dove sono correntisti ma non è affatto così. Avete la massima libertà di rivolgervi a chi vi pare in base alle vostre preferenze. Potete chiedere più consulenze presso tutti gli istituti bancari e finanziari che volete, anche comodamente online al fine di trovare quello che vi calza a pennello.

Uno dei motivi per cui ci si rivolge a una banca oppure l’altra riguarda sicuramente il tasso di interesse che è una variabile fondamentale da prendere in considerazione perché pesa non poco sul costo finale. infatti, si parla di montante per indicare l’importo che avete preso in prestito dalla banca maggiorato degli interessi. In sostanza, si moltiplica la somma residua per il tasso di interessi per sapere quanto ancora vi resta da pagare. Per i mutui, il tasso di interesse e non è assoluto ma composto cioè si calcola sulla quota di capitale residuo che vi resta da pagare. In altri termini, l’interesse non matura sull’intero importo ma cala via via che saldate le rate.

Nel piano di ammortamento alla francese, quello più diffuso in Italia, la rata è sempre uguale ma la sua composizione cambia. All’inizio, è composta quasi totalmente da interessi affinché resti una quota maggiore di capitale su cui maturano nei prossimi periodi. Alla fine del piano di restituzione, succede il contrario: la rata è quasi totalmente composta dalla quota capitale.

Solitamente, quando chiedere informazioni in merito ai prestiti vi fanno sempre una proiezione presentandovi un piano di ammortamento e un documento informativo che riepiloga i costi; se così non fosse, fate voi questa espressa richiesta per poter fare davvero dei confronti a parità di variabili altrimenti è solamente un pour parler.

Meglio il tasso di interesse fisso o variabile?

Dopo questo veloce – non troppo– excursus su come funziona un tasso di interesse, arriva finalmente il momento che tutti stavate aspettando, cioè capire se è meglio quello fisso o variabile. Purtroppo, iniziamo subito dicendo che non c’è una indicazione generale che vada bene sempre e comunque.

In linea di massima, a stabilire i tassi di interesse è la BCE, cioè la Banca Centrale Europea. Dopo diversi anni, la situazione è cambiata e sono già diversi trimestri che la BCE ha deciso di alzare il tasso generale. Questo viene fatto per raffreddare un po’ il mercato e limitare l’inflazione. In pratica, alzando il costo del denaro, si spera che i consumi diminuiscano per ridurre il tasso di inflazione.

In linea di massima, si potrebbe dire che il tasso di interesse variabile è poco conveniente ora ma in realtà dovreste fare ulteriori approfondimenti e analisi, soprattutto in merita alla durata. Si potrebbe dire che nel breve periodo, cioè per i prestiti che hanno una durata di massimo 15 anni, convenga di più un tasso variabile, anche ora che il tasso è alto poiché la situazione economica in breve tempo va ridimensionandosi.

Invece, per i mutui più lunghi di 15 anni, cioè quelli che hanno una durata maggiore di 30 anni, vale la pena orientarsi su un tasso fisso poiché vi mettete al riparo dalle forti fluttuazioni che investono il tasso di interesse nel corso del tempo. concludiamo ricordando che queste sono considerazioni generali: se siete alla ricerca di un prestito personale, chiedete sempre una consulenza.

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