Singhiozzo del neonato, cause e consigli

Il singhiozzo del neonato non è un caso raro e, questo fenomeno, accade quasi ogni volta che termina il suo pasto mettendo ansia ai genitori. Seppur fastidioso e incontrollabile, il singhiozzo è un disturbo che colpisce tutte le età ed è una contrazione involontaria del diaframma. Questo muscolo è chiamato a separare la cavità toracica degli organi presenti nell’addome, con chiusura della glottide (che si trova nella faringe). Ovviamente, quando succede ad un neonato ci si preoccupa e si pensa di non avere la situazione sotto controllo.

Facciamo chiarezza in merito all’argomento?

Che cos’è il singhiozzo del neonato?

Il singhiozzo del neonato non è differente da quello di un adulto. Si caratterizza dal movimento involontario – come tosse e starnuto – sino a quando non cessa da solo. Il riflesso è importante per la rimozione dell’aria che si è accumulata nello stomaco, soprattutto nei neonati che non hanno ancora la capacità di autogestirsi al meglio.

La parola singhiozzo è onomatopeica e deriva dal particolare suono che viene prodotto dalla chiusura brusca delle corde vocali, in 35 millisecondi. Tutto questo è provocato dalla contrazione forzata dei muscoli respiratori. Nel momento in cui il sighiozzo ha una durata superiore alle 48 ore o si verifica di frequente, sarebbe preferibile contattare il pedriata di fiducia e capire quale sia la causa – oltre che la soluzione  – di questo disagio.

Forse non lo sapete, ma nei mammiferi – umani o animali – il singhiozzo si verifica frequentemente. È stato rilevato nei gatti, cani, cavalli, ratti e conigli. Quando l’aria si accumula dentro lo stomaco è il momento di espellerla, per questo il corpo reagisce con un impulso diretto e continuo. Il singhiozzo dei neonati è frequente, non bisogna preoccuparsi nell’immediato ma solo se continua ed è una condizione che si presenta in più situazioni.

Singhiozzo del neonato, le cause

Come accennato, in un neonato il singhiozzo si manifesta continuamente ed è una condizione da prendere in considerazione. Ovviamente, nel momento in cui continua ed è fastidioso, il consiglio di un pediatra professionsta potrà aiutare i genitori a gestire al meglio la condizione.

Le cause possono essere diverse e cambiare a seconda del soggetto:

  • Il neonato ha mangiato troppo
  • Ha inghiottito aria durante la poppata
  • È nervoso, ansioso oppure eccitato.

Sono tutti fattori che possono scatenare questa condizione nel neonato e non è un problema se il piccolo è in buona salute. In rari episodi ci sono delle cause scatenanti che fanno durare il singhiozzo più a lungo, portando delle problematiche di ventilazione – in particolare sui bambini nati prematuri che necessitano di un aiuto esterno pr respirare.

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In casi normali, la sua frequenza dipende sempre dal soggetto e da quanta aria si è accumulata nello stomaco. Come accennato è una condizione normale ed è importante che termini da solo. I genitori non dovranno eseguire manovre o tentare alcune strade, come per gli adulti:

  • Non “far trattenere” al neonato il respiro per alcuni secondi
  • Non far bere acqua al bambino tappandogli il naso
  • Non battere sulla schiena
  • Non dare al neonato acqua, limone e zucchero.

Queste sono tutte manovre che gli adulti provano per far passare il singhiozzo, ma nel neonato le condizioni sono completamente diverse. Rivolgersi sempre ad un medico specialista per chiedere consiglio, in caso di dubbi.

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