Il crollo di una palazzina a Canale Monterano, nelle vicinanze di Roma, è avvenuto presumibilmente a causa di un’esplosione derivante da una fuga di gas.
Si è sfiorato il dramma questa mattina alle porte di Roma, nel comune di Canale Monterano, a causa del crollo di una palazzina: si stanno indagando le cause che hanno portato al dramma. A darne notizia, sono i Vigili del Fuoco che sono intervenuti sul posto, attraverso i canali social del corpo nazionale. L’evento ha suscitato panico e preoccupazione nella zona, svegliata da un forte boato nelle prime ore della mattinata del sei gennaio.
Sul posto è giunto immediatamente l’intervento di varie squadre di soccorso, che si sono messe al lavoro per estrarre le persone rimaste incastrate sotto le macerie. Sin da subito è stata chiara la gravità della situazione, ma il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha consentito di recuperare le tre persone che erano rimaste sotto i resti dell’abitazione.
Tre persone salvate dalle macerie dell’abitazione crollata alle porte di Roma
Si tratta di una coppia insieme al figlio diciottenne, che appunto sono state estratte vive dalle macerie e a quanto pare nessuno di loro sembra essere in pericolo di vita. La tragedia si è sfiorata nel piccolo comune in provincia di Roma, che sorge adiacente all’antico borgo di Monterano, oggi considerato una città fantasma, ma che ha avuto una grande storia passata.
Dopo l’evacuazione dall’area per precauzione, i feriti sono stati trasportati in ospedale, uno al Policlinico Gemelli di Roma con vari traumi e gli altri due all’ospedale di Bracciano: l’ultimo a essere stato tratto in salvo è stato il 18enne, che appare essere quello il cui quadro clinico è più preoccupante, per i suoi genitori ci sarebbero soltanto qualche escoriazione e nulla più.
Sembra che all’interno dell’edificio crollato vivesse una sola famiglia. I soccorritori proseguono con i loro sforzi alla ricerca tra i detriti per garantire che non ci siano altre persone intrappolate sotto le macerie. Le indagini sulle cause dell’esplosione sono ancora in corso, anche se l’ipotesi principale attualmente considerata è quella di una fuga di gas. Un forte odore si percepiva nell’area subito dopo il crollo.
