Chiara Ferragni, anche Monnalisa lascia l’influencer? I brand a rischio

Chiara Ferragni rischia di essere mollata dai brand con i quali ha un contratto di collaborazione a causa del danno di immagine derivato dallo scandalo Balocco: vediamo la situazione 

Chiara Ferragni, video di scuse
Chiara Ferragni (CorriereRomano.it)

Chiara Ferragni, da quando è venuto alla luce il caso Balocco, è nella bufera. La nota influencer ha fatto un enorme passo falso e le conseguenze sono state devastanti in termini di immagine e credibilità. Anche il video di scuse che la Ferragni ha prontamente postato sui social non ha mitigato la situazione che si è venuta creare, lasciando perplessi followers e commentatori.

Fatto sta che l’errore c’è stato e la Ferragni lo ha riconosciuto pubblicamente, ma la querelle non si placa e la polemica divampa sul web a macchia d’olio. Inoltre il caso Balocco sembra non essere isolato e stanno emergendo altre campagne pubblicitarie legate alla beneficienza effettuate con la stessa metodologia e che sono al vaglio delle indagini degli inquirenti. L’ipotesi è molto più seria del mero errore di comunicazione ammesso dalla Ferragni e potrebbe arrivare ad essere considerata una vera e propria truffa.

Il pandoro gate

Chiara Ferragni nella promozione del pandoro Balocco
Chiara Ferragni e i Pink Christmas (CorriereRomano.it)

Tutto ha inizio con una multa dell’Antitrust comminata alla Ferragni e alla società Balocco  per aver fatto della pubblicità ingannevole rispetto alla campagna promozionale del 2022 del Pink Christmas, un pandoro griffato dall’influencer, i cui proventi sarebbero dovuti andare a favore della ricerca contro il cancro dell’Ospedale di Torino. Ma così non è stato, la Balocco aveva sì devoluto, ma a maggio 2022, mentre la Ferragni aveva intascato il suo cachet milionario.

Poi sono emerse altre operazioni considerate dubbie, come quella delle uova pasquali promosse con lo stesso metodo del pandoro ed ora anche la speciale bambola Trudy, prodotta con le sembianze di Chiara e che doveva supportare una società no profit impegnata contro il cyberbullismo. Dubbi e illazioni, indagini e controlli che a valanga gettano ombre sull’operato dell’influencer, che spesso ha mischiato business e beneficienza.

L’abbandono

Il danno di immagine è incalcolabile e le conseguenze si stanno materializzando con perdita di followers, critiche a pioggia sul web e alcuni noti brand che pare stiano per riconsiderare i contratti con le società della Ferragni, come ci racconta la Nazione. Dopo la Sàfilo e la Coca-Cola, che hanno interrotto le collaborazioni con la Ferragni, altri stanno valutando di prendere le distanze e rescindere i rapporti economici instaurati, in una sorta di fuggi fuggi generale.

Si parla per esempio oggi della ditta Monnalisa, noto marchio toscano di abbigliamento per bambini, che sta valutando il da farsi rispetto agli accordi commerciali in essere con la famosa influencer, ed ha convocato il CdA per stabilire la strategia da adottare sul licensing degli abiti griffati Ferragni. L’imprenditrice digitale, sparita dai social, sta comunque perdendo da ogni punto di vista, soprattutto di immagine compromessa, ormai sempre più difficile da ripulire e risollevare.

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