Acquisto casa, conviene investire oggi? Il mercato 2024 di vendite e affitti immobili

Il mercato immobiliare nel 2024: ecco le proiezioni degli esperi per questo anno e per i prossimi, sia del panorama degli affitti che delle vendite. 

Vendita e affitto casa
Mercato immobiliare 2024: ecco le proiezioni (Corrieromano.it)

Il mercato immobiliare è un ottimo metro di giudizio per capire come sta andando l’economia e la situazione economica delle famiglie. Un metro che ha come parametri il mercato delle vendite e degli affitti. La situazione nazionale è già pericolosamente affaticata, tante le manifestazioni date dall’aumento dei costi degli affitti e delle vendite nelle grandi città, prima fra tutte sicuramente Milano che ha riscosso grandi attenzioni in questo ultimo anno. Affitti oltre il limite che non permettono più di vivere la città a meno di costi esageratamente alti, mettendo all’angolo studenti e lavoratori in difficoltà.

Mercato immobiliare: ecco le proiezioni per il 2024

Affitto case
Vendite e affitti: le proiezioni degli esperti per il 2024 (Corrieromano.it)

Le incertezze del mondo immobiliare continuano a farsi sentire all’interno del mercato, mettendo in crisi tutti coloro che sono intenzionati ad investire sul mattone per il proprio futuro. Incertezza economica e lavorativa che non permettono una costruttiva decisione personale sull’indipendenza abitativa, che si allontana anno dopo anno. I salari non cambiano, il costo della vita aumenta e le possibilità di poter investire sul proprio futuro si allontanano.

Un’incertezza legata all’andamento del costo del denaro, un costo troppo elevato per chiedere mutui o prestiti per sostenere la spesa sempre più alta. Se il prezzo del denaro o le banche restringessero l’accesso al credito, i prezzi delle case potrebbero risentirne. Come ci spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, l’inflazione sta sicuramente diminuendo e quindi anche l’incertezza economica, ma la velocità di questi cambiamenti non denotano un glorioso 2024. Anzi, come spiega, le famiglie potrebbero scegliere di rimandare a tempi migliori l’acquisto, anche data l’offerta scarsa di qualità, date le nuove costruzioni. “Le attese di miglioramento, per non dire le speranze, sono spostate al 2025“.

Dati 2024: ecco le proiezioni per il mercato immobiliare

Un modo di vederla sicuramente drammatico che però ha un punto di arrivo non molto lontano. Cosa diversa a detta di Nomisma, che sposta le speranza direttamente al 2026, proiettando un calo, ad oggi, dell’8,8%. Non si parla di crescita dei prezzi ma dal fatto che “molto dipenderà dalle possibilità di accedere al credito e dall’avvio di una politica più espansiva Bce in questi primi mesi dell’anno.” spiega Luca Dondi, AD di Nomisma.

In questo panorama Francesco La Commare, responsabile ufficio studio Fiap, ci regala un nuovo punto di vista, nel quale il crollo della logica del posto fisso, sia per una trasformazione del mercato del lavoro, sia per una instabilità continua, cambia la prospettiva familiare. Si calcola, quindi, una crescita della domanda all’esterno delle grandi città e, soprattutto, un aumento della richiesta di affitti. Quest’ultimi però dovranno avere una risposta legislativa per gestirne l’andamento delle offerte

Mercato immobiliare: ecco i dati degli esperti per il 2024

Sognare casa
Mercato immobiliare: dalle vendite agli affitti, ecco i dati (Corrieromano.it)

Un punto di vista che sostiene anche Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi Tecnocasa, affermando che “l’offerta non sempre sufficiente, soprattutto alla luce degli short rent, o affitti brevi, sarà causa di un aumento dei canoni che, però, rischia di non essere più sostenibile“.

Nelle proiezioni di Nomisma per il prossimo triennio, si pronostica un calo delle erogazioni dei mutui del 17,4% per il 2024 e del 6,8% per il 2025, con un crollo generalizzato delle vendite del 3,6%. Nelle grandi città si calcola un ulteriore slegamento fra Milano e le altre città d’Italia, tanto che si attesta una variazione dei prezzi per il 2024 a +0,6% nelle grandi città, ma per Milano si conta un +1,4%. I dati per il triennio continuano a non essere incoraggianti Nomisma, che afferma di un aumento dell’1,7% nelle grandi città ma a Milano un aumento pari al 3,5%.

 

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