Assegno unico, hai presentato la domanda sbagliata? Corri ai ripari così

Assegno unico, cosa accade se hai presentato la domanda sbagliata? Corri ai ripari in questo modo, solo così non perderai il godimento di questo beneficio.

Mano che scrive su un foglio, errore assegno unico
Errore di compilazione assegno unico (corriereromano.it)

In questo inizio del 2024 si parla molto dell’assegno unico, ovvero del beneficio che il governo ha previsto a favore delle famiglie italiane che hanno determinati requisiti che si traduce in un ISEE basso. Ecco perché l’importo del beneficio è parametrato al suo quantum; in base a quanto emerge dall’ISEE si andrà a definire la somma da erogare ai beneficiari, più alta sarà e minore è la quota spettante.

Se al di sopra dei €40.000 verrà applicata la quota minima, invece se è inferiore il beneficio aumenta fino ad arrivare ad un massimo di 189,20 euro per figlio. Ma cosa succede però se viene presentato un ISEE sbagliato? Si perde il beneficio? Chiaramente no, ma occorre intervenire in questi modi.

Assegno unico con ISEE errato? Cosa fare

monete Euro
domandina errata assegno unico (Corriereromano.it)

Qualora si dovesse presentare un ISEE difforme alla reale situazione familiare, l’assegno unico riconosciuto sarà pari alla quota minima. Quindi verrà considerata la posizione paritaria a chi ha presentato una documentazione con una somma maggiore ai 40.000 euro. Quindi non c’è nessuna revoca o sospensione ma semplicemente vengono rinnovati gli importi minimi.

Ecco perché il beneficiario deve necessariamente intervenire per regolarizzare la sua posizione. Bisogna pertanto presentare una nuova domandina e ci sono due modi: tramite il portale unico dell’INPS o tramite CAF, quest’ultimo solo se è stato il commercialista a commettere errori nella dichiarazione. La seconda via consiste nel presentarsi direttamente presso la sede INPS sul territorio allegando tutta la documentazione ISEE chiaramente priva di errori.

Scadenza e perdita degli arretrati

Vi è tempo fino al 29 febbraio per presentare l’ISEE corretto ed in corso di validità, se non si rispettano queste scadenze sono due le alternative; se il tutto viene regolarizzato entro il 30 giugno, allora si avrà diritto anche agli arretrati dei mesi precedenti. Se invece l’ISEE corretto non viene presentato entro il 30 giugno le somme dovute non saranno più retroattive, quindi si perderà il diritto agli arretrati e si avrà accesso solo agli importi correttamente calcolati sulla base della documentazione presentata in quel momento.

Impostazioni privacy