Vallerotonda, 57enne trovato morto nel rifugio Le Mainarde: è giallo

Un uomo di 57 anni è stato trovato morto nel rifugio/ristorante Le Mainarde a Vallerotonda, in provincia di Frosinone: sulla salma è stata disposta l’autopsia.

Carabinieri
Carabinieri (Corriereromano.it)

Tragica scoperta nella tarda mattinata di ieri sulle Mainarde, catena montuosa tra Lazio e Molise. Un uomo di 57 anni è stato trovato morto all’ingresso del rifugio/ristorante in cui lavorava da anni come cuoco e custode nel territorio di Vallerotonda, centro della provincia di Frosinone.

A notare il corpo senza vita del 57enne sono stati alcuni conoscenti che, senza esitare, hanno contattato le forze dell’ordine segnalando l’accaduto. Immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri che hanno rinvenuto il cadavere, che presentava una profonda ferita alla testa, e subito hanno avviato le indagini per determinare le cause della morte del 57enne. A chiarire quanto accaduto potrebbero essere i risultati dell’esame autoptico, già stabilito dall’autorità giudiziaria e che verrà effettuato nei prossimi giorni.

Vallerotonda, 57enne trovato morto nel rifugio Le Mainarde: disposta l’autopsia sulla salma

Carabinieri
Carabinieri (Corriereromano.it)

Sono in corso le indagini sulla morte di Gianni Di Zazzo, 57enne originario di San Biagio Saracinisco trovato morto ieri mattina, sabato 27 gennaio, in una zona di montagna di Vallerotonda, in provincia di Frosinone.

Il corpo è stato rinvenuto all’ingresso del rifugio/ristorante Le Mainarde, in cui da tempo Di Zazzo lavorava come cuoco e custode. L’allarme è scattato quando due conoscenti, che si trovavano in zona per una passeggiata, come riportano alcune fonti locali e la redazione de Il Corriere della Sera, hanno visto il corpo senza vita del 57enne riverso al suolo in un lago di sangue. Tempestiva la chiamata al numero unico per le emergenze.

Pochi minuti e presso il rifugio sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Cassino ed i colleghi di Frosinone che hanno provveduto agli accertamenti del caso ed ora stanno conducendo le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, per stabilire con precisione le cause della morte del 57enne. Dai primi riscontri, sembra che il cadavere presentasse una profonda ferita alla testa. Non è chiaro, però, cosa possa essere accaduto alla vittima, non si esclude al momento nessuna pista, ma le ipotesi al vaglio sarebbero quelle di un incidente domestico o di una possibile aggressione.

A determinarlo sarà l’autopsia che è stata già disposta sulla salma, trasferita presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino. L’esame verrà effettuato già nei prossimi giorni.

Il ristorante era in fase di ristrutturazione

Da quanto appurato dai militari dell’Arma, Di Zazzo era rimasto nel rifugio, nonostante questo fosse stato chiuso perché al momento in fase di ristrutturazione, con l’autorizzazione dei proprietari. In questo modo, il 57enne avrebbe potuto continuare a vivere nella struttura e controllare se qualcuno avesse provato ad intrufolarsi al suo interno.

La terribile notizia della morte di Gianni ha sconvolto le comunità di San Biagio Saracinisco e di Vallerotonda, dove l’uomo era molto conosciuto.

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