6 gennaio, perché a Roma l’epifania si festeggia a Piazza Navona

La tradizione vuole che le feste si concludano con l’Epifania festeggiata in Piazza Navona, ma perché proprio lì? È la Befana di Roma tra miti e leggende.

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La Befana di Roma a Piazza Navona (CorriereRomano.it)

Nella tradizione, tutta italiana, delle feste natalizia l’arrivo della Befana segna la fine di quel lungo periodo magico che segna il passo tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo, unendo usanze religiose a quelle profane.

La donnina più misteriosa di Babbo Natale è sempre attesa con grande gioia dai più piccoli, trepidanti di ricevere la calza piena di dolciumi o carbone. Proprio questa tradizione è una delle più sentite a Roma, in particolare a Piazza Navona dove le bancarelle si preparato per tempo all’arrivo della donna dal naso lungo e le scarpe rosse.

Una ricorrenza particolarmente sentita nella Capitale, che da secoli ritrova nel giorno dell’Epifania un forte momento di condivisione popolare. Del resto, come dice la filastrocca che ci insegnano da bambini: “la befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, col vestito alla romana, viva viva la Befana“. Una tradizione radicata avvolta in miti e leggende che hanno sempre il loro fascino.

La Befana di Roma, tra miti e storie in attesa del 2024

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La locandina dell’edizione 2024 dell’Epifania di Roma (CorriereRomano.it)

L’Ottocento rappresenta il momento storico in cui la storia della Befana, e di conseguenza della ricorrenza a lei legata, ha catturato l’attenzione e l’amore del popolo romano. Scrittori dell’epoca testimoniano di come grandi e piccini si recassero in Piazza Sant’Eustachio, dove si festeggiava in maniera anche molto chiassosa; a farla da padrona allora, come oggi, erano le botteghe con dolciumi, giochi e statuette di befane alquanto grottesche.

Poi è arrivata l’Unità d’Italia e, a seguito della pavimentazione di Piazza Navona con l’aggiunta dell’illuminazione intorno alla fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, i commercianti delle bancarelle hanno iniziato a spostarsi in maniera volontaria e autonoma verso questa nuova location che, visti i lavori effettuati, era diventata più suggestiva.

Sono passati i decenni ma quella tradizione è rimasta, tanto che l’Epifania è sentita a Roma proprio quanto il Natale e ogni anno migliaia di cittadini si riuniscono nella cornice di Piazza Navona in attesa della Befana e della sua scopa. Il tutto accompagnato da musiche, giostre e bancarelle dedicato, manco a dirlo, ai dolciumi.

Ma chi è la Befana della tradizione romana?

La personificazione dell’Epifania ha origine antichissime, che affondano le radici nel paganesimo dell’Antica Roma e di fatto rendono la Befana una figura sintesi di tradizioni religiose e culturali differenti. Di fatto, la celebrazione dell’Epifania (dal greco manifestazione, ndr) sono da ricercarsi nei riti propiziatori legati alla fertilità e che si celebravano ben prima dell’età cristiana, atto conclusivo di quelle che erano le feste del solstizio d’inverno, da cui poi i cristiani hanno associato il Natale durante il periodo delle persecuzioni.

Nella religione romana, era la dea Diana della caccia e dei raccolti che si manifestava benedicendo i campi 12 giorni dopo il Sol Invicutus (il 25 dicembre). In una notte, Diana accompagnata dalle sue ninfe, sorvolava i campi rendendoli fertili per il raccolto successivo. L’avvento del cristianesimo non è riuscito a soffocare del tutto questa tradizione e le ha, quindi, assimilate nel tempo.

Appuntamento allora in Piazza Navona il 6 gennaio per la Befana di Roma.

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