
Sfuma il primo obiettivo stagionale per la Lazio di Pioli che, in gara secca all'Olimpico, cede il passo a una Juventus troppo quadrata e cattiva per la squadra capitolina.
LA PARTITA - Bisevac finalmente all'esordio, Lulic rileva Parolo, Allegri lancia Neto, Caceres, Sturaro, Zaza e Morata dal primo minuto. Dopo un inizio molto bloccato i padroni di casa hanno un'occasione colossale: al 13' Milinkovic lancia Keita, lo spagnolo è libero di scegliere il piede preferito, calcia di destro ma, clamorosamente, grazia Neto, senza neanche centrare lo specchio della porta. Candreva viene fermato per un fuorigioco inesistente, Zaza viene disturbato sul più bello da Bisevac e al 27' si sveglia Pogba: piattone piazzato, ma Berisha è presente. Al 34' altro episodio dubbio, con Morata che s'invola verso la porta e Bisevac che sposta con decisione lo spagnolo, trattenendolo però per la maglia.
La ripresa inizia con una Juventus molto più pericolosa e ficcante: al 51' Morata incrocia ma Berisha respinge, Zaza è libero sul secondo palo ma non riesce a chiudere il destro. Il portiere albanese esce male su azione d'angolo ma, per sua fortuna, Pogba non inquadra la porta di testa. La pressione bianconera è moderata ma costante e al 66' culmina nel goal del vantaggio: Hoedt, subentrato a Mauricio, lascia spazio al sinistro di Zaza, fermato dal palo, la sfera finisce sui piedi di Lichtsteiner che di piatto appoggia in rete, Berisha rinviene miracolosamente ma la palla supera di pochi millimetri la linea bianca. La partita s'incattivisce e la Juve difende ordinatamente, colpendo in contropiede: Sturaro, Zaza, Dybala e Mandzukic vanno vicinissimi al raddoppio, ma trovano un Berisha strepitoso. Pioli prova a sfondare con gli ingressi di Anderson e Matri, ma l'infortunio di Biglia lascia la Lazio in dieci, impossibilitata a recuperare il match.
L'infinita serie di sconfitte contro la Juventus non si ferma e, ancora una volta, i bianconeri eliminano i biancocelesti, stavolta ai quarti di finale. La Lazio gioca una partita dai ritmi alti, ma manca d'idee e spreca quel poco che i campioni d'Italia concedono. La prova d'orgoglio è apprezzabile, così come l'esordio di Bisevac, che non impressiona per velocità o prestanza fisica ma comunque sembra esperto e moderatamente cattivo. E cattiva per lunghi tratti è sembrata la Lazio, molto fallosa e aggressiva, un atteggiamento che, si fosse ripetuto durante tutto l'arco della stagione, avrebbe sensibilmente impattato sui risultati dei biancocelesti, in mancanza di un gioco ben definito e di spunti personali rilevanti. Per il momento le partite nelle quali dimostrare attenzione e agonismo sembrano essere state quasi centellinate consapevolmente, praticamente un paio di big match, dopo le brutte figure di Napoli e del derby. Il mercato e gli infortuni non aiutano e le competizioni diminuiscono, la Lazio si avvia a una seconda parte di stagione anonima ma se il gruppo insisterà con la stessa voglia messa in campo contro la Juventus forse qualche piccola soddisfazione potrebbe ancora togliersela.
Valerio Lazzari
Lazio-Juventus 0-1
Marcatori: 66' Lichtsteiner (J)
LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko (73' Felipe Anderson), Biśevac, Mauricio (62' Hoedt), Radu; Milinkovic, Biglia, Lulic; Candreva, Klose (82' Matri), Keita.
A disp. Guerrieri, Matosevic, Braafheid, Patric, Parolo, Onazi, Cataldi, Mauri, Djordjevic.
All. Stefano Pioli
JUVENTUS (3-5-2): Neto; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (80' Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Zaza (90' Dybala), Morata (75' Mandzukic).
A disp. Buffon, Audero, Rugani, Padoin, Asamoah, Hernanes.
All. Massimiliano Allegri
ARBITRO: Damato (sez. Barletta)
ASSISTENTI: Tonolini - De Luca
IV: Giacomelli
NOTE. Ammoniti: 31' Lulic (L), 44' Chiellini (J), 54' Mauricio (L), 60' Konko (L), 90' Zaza (J), 93' Dybala (J)
Recupero: 5' st